Il Comune è un ente locale al pari delle Province, Città metropolitane, Comunità montane, Comunità isolane e delle Unioni di Comuni.
Ai sensi dell’art. 3 del d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267, Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali «il Comune è l’ente locale che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo».
Il Comune ha autonomia statutaria, normativa, organizzativa, amministrativa, impositiva e finanziaria nell’ambito dei propri statuti e regolamenti e delle leggi di coordinamento della finanza pubblica ed è titolare di funzioni proprie e di quelle conferite loro con legge dello Stato e della Regione, secondo il principio di sussidiarietà; svolge le sue funzioni anche attraverso le attività che possono essere adeguatamente esercitate dalla autonoma iniziativa dei cittadini e delle loro formazioni sociali, dunque applicando il principio di sussidiarietà orizzontale.
Così come disciplinato dal TUEL, la generalità dei compiti e delle funzioni amministrative è attribuita ai Comuni oltre che alle Province, secondo le loro dimensioni territoriali, associative ed organizzative, con esclusione delle sole funzioni che richiedono l’unitario esercizio a livello regionale; funzioni, dunque, che vanno attribuite in base al principio di adeguatezza.
L’art. 13 del TUEL identifica le funzioni fondamentali che: «spettano al Comune tutte le funzioni amministrative che riguardano la popolazione ed il territorio comunale, precipuamente nei settori organici dei servizi alla persona e alla comunità, dell’assetto ed utilizzazione del territorio e dello sviluppo economico, salvo quanto non sia espressamente attribuito ad altri soggetti dalla legge statale o regionale, secondo le rispettive competenze».
Nel riordino istituzionale i Comuni sotto dei 5.000 abitanti, sotto i 3.000 in montagna, sono obbligati dalla legge a gestire in forma associata tutte le funzioni fondamentali, salvo proroghe, mediante convenzioni o unioni di comuni, e sono incentivati alla fusione.
Il fenomeno investe oltre il 70% dei Comuni italiani, il 68% dei Comuni siciliani.
La gestione associata è pensata come uno strumento dei Comuni per ridurre la spesa e ottimizzare la gestione, senza ridurre il livello di servizi ai cittadini.
L’operazione si deve fare a costo zero: senza indennità aggiuntive per gli amministratori, in quanto sindaci o consiglieri comunali, e senza aumento del costo del personale, in quanto si deve far ricorso al personale comunale.
La Normativa statale è chiara e il D.L. 78/2012 e s.i.m.: prevede l’obbligatorietà gestione associata delle funzioni fondamentali: almeno 3 funzioni dal 1° gennaio 2013; ulteriori 3 funzioni dal 1° luglio 2014; tutte le funzioni fondamentali dal 1.01.2015.
Considerato che il Comune di Pollina (PA) risulta far parte dell’Unione dei Comuni Valdemone si è ipotizzata, come prevede la normativa nazionale e per ovviare alla frammentazione dei Comuni, di utilizzare una delle tre formule istituzionali: convenzione, unione di comuni e fusione.
Nel caso in specie, con riferimento al riordino della disciplina dei tributi locali, si è identificata la formula istituzionale della “Convezione”, lasciando comunque ai due Comuni, facenti parte dell’Unione, la propria storia, i propri simboli, la propria identità, anzi rafforzandola.
Nell’analisi preliminare di fattibilità istituzionale e politica sono stati analizzati i vincoli e le opportunità, consapevolmente che, per i piccoli comuni, nulla sarà come prima.
Inoltre, per evitare che ciò si traduca in una espropriazione di funzioni, si è pensato ad una gestione associata in termini nuovi, come una rete e non come una sovrastruttura.
Si è pensato di inserire nell’Unione di Comuni Valdemone, composto dai Comuni di Pollina e San Mauro Castelverde, una Convezione specifica, secondo l’art. 19, c. 27, D.L. 95/2012 conv. in L. 135/2012 riguardanti le funzioni fondamentali dei Comuni:
- Gestione e riscossione dei relativi tributi;
- Organizzazione dei servizi pubblici comunali.
La Convenzione, all’interno dell’Unione dovrà consentire nel tempo di risparmiare e ridurre il costo organizzativo della pubblica amministrazione, mettere insieme dirigenti, dipendenti, funzioni, e ciò per sviluppare, i servizi che servono ai cittadini aumentando la qualità della vita, guardando la gestione associata come uno strumento dei comuni per migliorare l’offerta di servizi, ottimizzare la gestione e governare lo sviluppo, che sempre più travalica i confini comunali (e non solo).
Per questo è necessario definire un modello di governance che consenta ai Sindaci e agli eletti dai cittadini di mantenere saldamente la guida del governo locale, di controllare la qualità dei servizi, verificare la soddisfazione dei cittadini, ai quali devono rendere conto.
Infine, è necessario, al di là del servizio ai Comuni, che FORMEZ PA sta svolgendo per conto della Regione Sicilia, chiarire prima i risultati che ciascun amministratore si aspetta dalla gestione associata, i rischi che intravvede e come gestire le eventuali resistenze dei dipendenti.
Dr. Salvatore Barresi
Esperto FORMEZ PA
Comune di Pollina_ANALISI PRELIMINARE DI FATTIBILITÀ _2015 (S.Barresi)
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